Ebrei 3:1

Capitolo 3

Il valore e la dignità superiori di Cristo rispetto a Mosè sono dimostrati Ebr 3:1-6

Gli Ebrei sono avvertiti del peccato e del pericolo dell'incredulità Ebr 3:7-13

E della necessità di credere in Cristo e di seguirlo fermamente Ebr 3:14-19

Versetti 1-6

Cristo deve essere considerato come l'Apostolo della nostra professione, il Messaggero inviato da Dio agli uomini, il grande Rivelatore della fede che professiamo e della speranza che professiamo di avere. Come Cristo, il Messia, unto per l'ufficio di apostolo e di sommo sacerdote. Come Gesù, il nostro Salvatore, il nostro Guaritore, il grande Medico delle anime. Consideratelo così. Considerate ciò che è in sé, ciò che è per noi e ciò che sarà per noi in futuro e per sempre. Un pensiero attento e serio su Cristo ci porta a conoscerlo meglio. Gli ebrei avevano un'alta opinione della fedeltà di Mosè, ma la sua fedeltà non era che un tipo di quella di Cristo. Cristo era il Padrone di questa casa, della sua chiesa, del suo popolo, nonché il suo Creatore. Mosè era un servo fedele; Cristo, in quanto Figlio eterno di Dio, è il legittimo proprietario e sovrano della Chiesa. Non ci si deve solo incamminare bene nelle vie di Cristo, ma si deve essere saldi e perseveranti fino alla fine. Ogni meditazione sulla sua persona e sulla sua salvezza suggerirà maggiore saggezza, nuovi motivi di amore, fiducia e obbedienza.

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